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- 8 Febbraio 2019
ESSERE DATA MANAGER OLTRE I DATI
Ricordo ancora il lontano gennaio 2009, epoca in cui venivo a contatto con un mondo per me nuovo ma che ho sempre sognato di vivere… l’ospedale!!! Era un sogno realizzato quello di indossare il camice bianco ma non potevo lontanamente immaginare cosa avrebbe significato per me non “lavorare come” ma “essere” una Data Manager. Son trascorsi 10 anni da quando incontrai per la prima volta, con tanta timidezza, la Dr.ssa Stelitano che contribuì a farmi conoscere, a studiare quello che per tanti è considerato un nemico da sconfiggere immediatamente con accanimento, per altri è un’occasione di lotta, altri lo considerano quasi un compagno di strada.
Si, cari lettori, mi riferisco proprio al Linfoma.
Questo è stato l’inizio di un percorso professionale che, tra alti e bassi, mi ha fatta crescere sia culturalmente che umanamente.
Senza ombra di dubbio, i protocolli sono stati i miei compagni in questo percorso ma tutto vissuto come servizio nell’intento di favorire la ricerca seminando speranza in tanti cuori sofferenti. Ma quando scopri che hai anche l’opportunità di entrare a contatto, di vedere con i tuoi occhi il mondo della sofferenza, capisci che hai ricevuto un grande privilegio.
Si, perché per me essere Data Manager non è aggiornare sistemi informatici, fare contabilità o altro ma riuscire a penetrare i dati apparentemente numerici comprendendo che nascondono le storie di tanti fratelli che si sono ritrovati, non per scelta, protagonisti di una battaglia davvero importante, la lotta per la vita.
Alla luce di ciò vedo il Linfoma, forse andando controcorrente, come un’occasione di vita, oserei dire di amore alla vita.
a cura della Dott.ssa Elisa Montechiarello
U.O. Ematologia