
- by Martina Manni
- 12 Settembre 2022
Ogni anno il mese di settembre è dedicato alla consapevolezza sul linfoma, e il 15 settembre si celebra la Giornata mondiale per la consapevolezza sul linfoma.
Il linfoma è una malattia del sistema linfatico e, più precisamente, dei linfociti, ovvero i globuli bianchi che si occupano della difesa dell’organismo dagli attacchi degli agenti esterni. A causa di alcune alterazioni, queste cellule crescono fuori controllo e si raccolgono nei linfonodi. Attraverso il sangue e i vasi linfatici la malattia può diffondersi ad altri linfonodi, alla milza, al midollo osseo oppure a organi extra-linfatici. Ogni anno nel mondo più di 864,000 persone ricevono una diagnosi di linfoma.
L’associazione Linfovita, in occasione della Giornata mondiale per la sensibilizzazione sui linfomi, si unisce alla comunità scientifica nel diffondere il messaggio “Non possiamo aspettare”.
“Non possiamo aspettare” a porre fine alle conseguenze indesiderate che la pandemia da SARS-CoV-2 ha avuto sui pazienti che convivono con il linfoma.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, infatti, le persone hanno dovuto scontrarsi con l’esitazione nel cercare cure mediche, con ritardi nella diagnosi, con l’accesso ritardato alle cure, e con un incremento del carico psicologico. Ciò è stato causato dallo spostamento delle priorità del sistema sanitario durante la pandemia. Ma ora è arrivato il momento di riportare le tempistiche di diagnosi e cura agli standard pre-Covid. Non possiamo più aspettare!
Il riconoscimento dei sintomi è essenziale per l’individuazione precoce della malattia. Se noti segni o sintomi di linfoma, non esitare e parlane con il tuo medico. Il sintomo più comune è il gonfiore ai linfonodi. Altri sintomi sono: brividi/sbalzi di temperatura; febbre ricorrente; sudorazione eccessiva, spesso notturna; perdita di peso inspiegabile; perdita di appetito; stanchezza persistente e mancanza di energia; mancanza di respiro e tosse; prurito persistente su tutto il corpo senza causa apparente o eruzione cutanea; stanchezza generale; tonsille ingrossate; mal di testa. Va tuttavia sottolineato che tali sintomi non sono esclusivi del linfoma e sono comunemente osservati in altre malattie meno gravi, come l’influenza o altre infezioni virali (incluso il Covid-19). In questi casi tali sintomi non durano a lungo; se invece persistono nel tempo, è necessario rivolgersi al proprio medico.
“Non possiamo aspettare” a tracciare i sottotipi di linfoma.
Secondo l’ultima classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicata nel 2017, esistono oltre 80 sottotipi diversi di linfoma, con differenti valutazioni diagnostiche, protocolli di trattamento e prognosi. È necessario creare consapevolezza sull’importanza di riconoscere e segnalare il sottotipo specifico. Una corretta segnalazione, a livello locale e globale, del sottotipo di linfoma diagnosticato è fondamentale in quanto permette di comprendere l’effettiva prevalenza della malattia e la sua prognosi, e di conseguenza permette di migliorare la ricerca e la cura del paziente.
È tempo di cambiare! Puoi unirti anche tu a questo cambiamento e aggiungere la tua voce alla chiamata.
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- Vieni a trovarci il 15 settembre alle ore 16:30 presso il Grand Hotel Excelsior di Reggio Calabria per celebrare insieme la Giornata Mondiale per la consapevolezza sui linfomi.