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- 27 Dicembre 2013
Mi chiamo Vincenzo Rao, sono nato il 01/05/1982 a Barritteri, un piccolo paese del comune di Seminara; la mia infanzia, cosi come la mia adolescenza sono STATE PIU’ O MENO UGUALI A QUELLE DI MILLE ALTRI BAMBINI e adolescenti CHE vivono in Calabria. Non sono mai andato a braccetto con la scuola, per cui, all’eta’ di 13 anni mi sono dato da fare e mi sono trasferito a Reggio Calabria dai miei zii e poter aver qualche opportunita’ in piu’ nel mondo del lavoro, difatti, ho vissuto e lavorato nel capoluogo reggino per otto anni circa, poi, preso dalla nostalgia, sono rientrato al mio piccolo paese, sperandoci di viverci lavorando. Ma la mia vita e’ sempre piena di sorprese, all’eta’ di 20 anni circa, dentro di me qualcosa di “strano” stava accadendo, venivo assalito dalla stanchezza, le cose che prima facevo e che per me erano normali a poco a poco diventavano imprese, situazioni eccezionali ed impossibili per il mio fisico, non capivo. Lo capi’ piu’ tardi, dopo vari accertamenti medici, ecografie, esami ematologici, di tutto e di piu’, insomma, stava iniziando il mio “CALVARIO”. Diagnosi:.. linfoma di hodgkin, scleronodulare, con sottocomposizione a deplezione linfocitaria) a volte anche se dopo averlo pensato mi pentivo, mi accanivo contro il mondo e chi mi aveva creato, DIO!! Ma perche’ proprio io?!!! …….con tutte le persone cattive che ci sono al mondo, perche’ proprio io!!!! Sono stati momenti davvero tragici, le prime cure, il primo trapianto, non andato bene, la disperazione… e poi mio fratello gemello che mi fa di nuovo sperare, la mia famiglia che mi sta sempre vicino, dandosi e dandomi tanto coraggio e voglia di lottare e non mollare mai. In questo mio lungo cammino mi sono affidato molto a Dio, grazie a Nostro Signore, ogni giorno che passa ritrovo la forza per andare avanti e non fermarmi mai, sono stato molto fortunato, ho conosciuto una bellissima e splendida ragazza che con coraggio, e buon senso mi ha dato molta forza aiutandomi a superare i momenti più brutti, mi è stata vicinissima sia fisicamente che psicologicamente…
Poi un grazie va alle ragazze dell’Ail veri amici che non mi hanno mai abbandonato, che mi hanno fatto capire quanto e’ importante vivere e non bisogna buttare via la propria vita cosi:….stare a contatto con persone amiche, che ti sorreggono e ti sono vicine moralmente e’ molto importante, sono io adesso che voglio sostenere chi ha bisogno, e con il mio aiuto e l’aiuto degli amici dell’Ail….. Un’altro punto di forza è stata la musica, ho scoperto durante la malattia che la musica poteva essere una mia alleata, e cosi ho dato sfogo a queste emozioni, tanto che ora mi ritrovo a cantare anche nei locali. VOGLIO CHE QUESTA LETTERA DIVENTA PROVA DI CORAGGIO E DI FORZA X TUTTI COLORO I QUALI HANNO PENSATO” DIO MIO PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO”.
GRAZIE MILLE
GRAZIE MILLE
Vincenzo Rao